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"Questo libro è una narrazione in prima persona, un lungo monologo dell'autrice che viene ripreso dopo ciascuna delle sue visite ai Centri di permanenza temporanea di Milano, Agrigento e Torino nell'estate 2001. Il filo che tiene insieme il racconto degli incontri di Federica Sossi con i migranti "ospiti" dei Centri è duplice: la sensibilità ferita, l'intelligenza scandalizzata dall'esperienza del contatto con i luoghi e le persone, la sollecitazione politica a parlare di sé e dei suoi radi, momentanei, spesso imbarazzati e sempre imbarazzanti interlocutori. (dalla prefazione di Bruno Cartosio)